Caduta dei capelli: le strategie per rallentare la caduta (anche in me-nopausa)

La caduta dei capelli riguarda una donna su tre intorno alla menopausa: che cosa mangiare e le cure più innovative.

Diradamento e stempiatura non sono solo una questione da uomini. Su 10 milioni di persone che soffrono di caduta dei capelli e calvizie, 1/3 è donna, con una prevalenza di casi tra le over quaranta.La perdita dei capelli spaventa più delle rughe
Se tra i maschi l’atteggiamento prevalente verso la caduta dei capelli è di scetticismo e disinteresse (il 52%  è convinto dell’impossibilità di contrastare la caduta), per le donne è diverso: il 62% della popolazione femminile interessata dalla perdita dei capelli considera l’indebolimento della chioma una questione molto seria, più grave e imbarazzante di rughe e cellulite.

Quando preoccuparsi della caduta

Non è importante il numero di capelli che si perdono in una giornata (la dotazione, quindi la caduta può interessare da 30 a 100 capelli in media al giorno), quel che conta è che vengano sostituiti. Anche se perdessimo quotidianamente solo alcuni capelli, infatti, basterebbe che non venissero sostituiti per avere un diradamento importante fino alla calvizie. Per sapere quanti capelli crescono e quanti ne cadono potete contattarci (059/341885) e chiedere una consulenza gratuita con supporto della microcamera.  La tricoscopia per osservare il cuoio capelluto e i capelli (una fotocamera con immagini in HD che permette di visualizzare dettagli del cuoio capelluto e dei capelli ad alto ingrandimento) e il pull-test che valuta il numero di capelli rimasti tra le dita .Incrociando i dati si riesce a monitorare il processo di caduta in atto, permettendo una diagnosi più mirata ed efficace.

Perché cadono i capelli

«Chiariamo subito un concetto importante: il capello è il prodotto di una cellula viva. Il capello è fatto di cheratina, una proteina senza nucleo, esattamente come le unghie, difatti quando si tagliano capelli e unghie non si avverte dolore e non c’è sanguinamento». «Il tessuto vivente del capello è il bulbo pilifero che, a sua volta, dipende da un altro tessuto vivente che è il cuoio capelluto. Il bulbo nasce, cresce e produce centinaia di capelli in un terreno di coltura che è il cuoio capelluto. Se il capello diventa più sottile e fragile, se ha delle alterazioni, se non cresce più, bisogna ricercare la causa nello stato di salute del bulbo e/o del cuoio capelluto».

Cosa accade ai capelli in menopausa

«Con la menopausa all’organismo femminile vengono a mancare alcuni ormoni, in particolare gli estrogeni, che rivestono un ruolo importante sul metabolismo dell’organismo, compresi i bulbi dei capelli, che possono risentire di questa carenza». Dai 50 anni in poi, il ciclo di vita del capello rallenta e i capelli diventano più fragili e sottili, potrebbero apparire meno luminosi, perdere il colore e diventare più secchi. Non solo. Le donne over cinquanta possono più facilmente soffrire di alopecia androgenetica femminile.

Quali sono i rimedi anti-caduta in menopausa

Tra i rimedi anti-caduta dei capelli ci sono un’alimentazione equilibrata ricca dei nutrienti indispensabili alla salute del bulbo pilifero e del cuoio capelluto,(?indicare gli alimenti) trattamenti topici cosmetici trattamenti medico/estetici. In accordo col ginecologo si può valutare anche di adottare la terapia ormonale sostitutiva.


I cibi che fanno bene ai capelli
Per mantenere in salute i capelli, sulla nostra tavola non possono mancare cereali, pesce, carne e uova, ricche di taurina, ornitina e niacina. E ancora, cavoli, broccoli, spinaci, pomodori, albicocche e agrumi, tutti ricchi di flavonoidi, capaci di stimolare la funzionalità della rete vascolare dei bulbi. Mentre i frutti rossi, il vino rosso e il tè contengono i polifenoli, che sono antiossidanti e proteggono il follicolo. Infine, ci sono l’olio extravergine di oliva, fonte di acido oleico, e la frutta secca, ricchissima di acido linoleico, che agisce come inibitore di un enzima correlato alla caduta dei capelli.

E se fosse alopecia?

Durante la menopausa, si riduce la produzione degli ormoni femminili (estrogeni) a favore degli ormoni maschili (androgeni). Questo squilibrio può dare il via all’alopecia androgenetica femminile (un disturbo caratterizzato da una progressiva riduzione della densità dei capelli, dove gioca un ruolo chiave il metabolismo degli androgeni). Per trattare l’alopecia androgenetica, il nostro team  potrebbe suggerire trattamenti anti-caduta topici cosmetici, nei casi più gravi, il trapianto(ovviamente su questo tema potremmo solo consigliare di contattare il proprio dermatologo o indicare un centro specializzato).